L’Italia non si salva
In Italia la pressione fiscale e’ del 45%. Naturalmente questo e’ un valore medio che comprende sia chi paga, che chi evade. Conseguentemente se chi paga, paga anche per chi evade la sua pressione fiscale sale al 55%. Ma non basta. Bisogna aggiungere i contributi sociali in misura del 20%. Quindi il prelievo forzoso raggiunge il 75%.
In altri termini, per consumare 1.000 euro, il suddito ne deve produrre 4.000.
Nel Granducato di Toscana i Medici imposero una imposta sul reddito del 7%, ci fu’ la rivolta dei Pazzi e dovettero fuggire da Firenze, ove, per altro, tornarono e si vendicarono.
La situazione attuale ed il debito pubblico al 120% del PIL traggono origine dal degrado degli ultimi 50 anni.
Anni 60’
Sono gli anni delle ideologie e della guerra fredda.
Per vincere le elezioni bisogna prendere piu’ voti per cui, considerando che la maggioranza del popolo e’ stupida e ignorante, bisogna vezzeggiare i cretini ed ammannirli con utopie demagogiche, curando naturalmente le clientele.
La scena politica e’ dominata da comunisti, socialisti e democrstiani. Gli altri partiti minori non hanno gran peso.
COMUNISTI Sanno che le loro maggiore disgrazia sarebbe quella di vincere le elezioni perche’ gli accordi di Yalta sono ancora validi. In una ipotesi del genere, come sono arrivati i carri armati sovietici in Ungheria, arriverebbero i marines in Italia. Sono finanziati dall’Unione Sovietica tramite l’import-export delle coop e cercano di mettere loro uomini nei posti chiave in attesa di tempi migliori. Intanto cercano di scardinare lo stato capitalista attraverso la CGIL.
SOCIALISTI Giocando sull’equivoco che il popolo stupido e ignorante non capisce la differenza tra socialismo (beni di produzione in mano allo Stato) e socialita’ (equidistribuzione del reddito) ottengono un discreto successo elettorale. Sono naturalmente fautori dell’economia mista e si limitano a chedere la nazionalizzazione solo dei monopoli necessari.
DEMOCRISTIANI Si rifanno alla dottrina sociale della Chiesa, che, nella sua vaghezza puo’ significare tutto ed il contrario di tutto. Mi ricordo che lessi l’enciclica centasimus annus ed il Papa affermava che i paesi ricchi devono aiutare quelli poveri, ma non specificava come. E’ chiaro che se si mandano aiuti alimentari si alleviano le sofferenze del momento senza risolvere i problemi, se si mandano macchinari agricoli con le istruzioni in inglese ad un popolo analfabeta in un anno saranno ferri vecchi, se si fanno investimenti in loco e’ neocolonialismo. Le correnti democristiane spaziano da destra a sinistra, ma l’importante e’ rubare.
In quegli anni andava di moda la programmazione economica, vale a dire comprimere tutto il sistema economico in una funzione matematica e, operando su determinati parametri indirizzare l’economia nella direzione indicata dal governo.
Si sarebbe voluta fare una pianificazione democratica.
Il prof. Nino Andreatta, docente di economia politica, futuro mnistro e consigliere e conomico del Presidente Aldo Moro, ando’ in India per studiare il loro piano quinquennale.
Appare evidente come le condizioni di India e Italia fossero esttremamente differenti e che il boom economico dell’India e’ iniziato quando hanno smesso di programmare ed hanno dato liberta’ economica al loro popolo.
Chiaramente la programmazione economica italiana ha dato luogo solo a monotoni sproloqui televisivi senza raggiungere nulla di concreto.
Ho sempre avuto un dubbio: la classe politica italiana sapeva che la programmazione economica era polvere agli occhii per il popolo stupido e ignorante o era cosi’ cretina da crederci?
Intanto, mentre socialisti e democristani rubavano allegramente, i comunisti fomentavano l’odio di classe.
Per arginare il dissenso il governo cercava di accontentare le proprie clientele. Furono date pensioni a coltivatori diretti, commercianti (anche a mia nonna che non aveva mai fatto niente) ed artigiani che non avevano mai versato una lira di contrbuti. I galoppini elettorali entrarono di prepotenza nello Stato e parastato.
Ma l’odio di classe alla fine vinse ed inizio’ il 68 con lo slogan: la fantasia al potere.
In effetti era pura demagogia con sommosse di piazza, scioperi continui, conflittualita’ permanente per finire alle universita’ dove si sostenevano esami di gruppo e si laureavano i semi analfabeti che negli anni novanta sarebbero diventati i direttori generali dei ministeri.
Anni 70
Sono gli anni del terrorismo. Gli anni delle brigate rosse.
I capitali fuggono dall’Italia tramite le banche di stato oppure IOR che pratica commissioni inferiori.
Chi ha gli agganci politici giusti vende le proprie aziende allo Stato. (Motta, Alemagna, Monti confezioni d’abruzzo ecc.)
I pretori rossi imperversano. Un operaio della Motta licenziato perche’ sorpreso ad orinare nel cioccolato fondente, veniva reintagrato nel posto di lavoro perche’ la quantita’ di urina immessa nel prodotto era in quantita’ infinitesimale rispetto a quest’ultimo e, quindi, non in grado di apportare nocumento. Operai rinviati a giudizio per blocco stradale venivano assolti perche’ credevano di esercitare un diritto.
I fatti salienti degli anni ’70 che avranno ripercussioni future sono tre:
- Statuto dei lavoratori. La norma, anche se parzialmente tutele i lavoratodi subordinati, ha come destinatari gli imprenditori, la cui liberta’ operativa viene eccessivamente limitata.
- Costituzione delle Regioni. Il potere centrale delocalizza alcune sue funzioni la cui competenza passa ai consigli regionali, che gestiscono la cosa pubblica pro domo sua.
- L’omicidio di Aldo Moro. Per cercare di salvarsi la vita l’On Moro racconto’ alle brigate rosse tutte le porcherie delle quali era responsabile la classe politica. Le brigate rosse vendettero le informazioni ai gruppi di potere di mezzo mondo, per cui il governo italiano divenne facilmente ricattabile.
Anni ‘80
Sono gli anni dell’attacco alla diligenza.
In Italia comandano Andreotti e Craxi.
Si crea l’attuale enorme debito pubblico per mantenere il consenso e l’inflazione galoppa al 20 per cento.
I democristiani si accontentavano del 5 per cento di tangenti, mentre adesso i socialisti chiedono il 15 per cento, trattabile.
I governi sanno di essere all’ultima spiaggia perche’ il deficit pubblico non puo’ aumentare in eterno. Per poter continuare a rubare tranquillamente per qualche anno si inventano il consociativismo.
In altri termini, sapendo che in prospettiva i comunisti avrebbero vinto le elezioni, li invitano alla mangiatoia in modo tale che gl avversari diventino complici.
I comunisti temono ancor piu’ del governo di vincere le elezioni, perche’ in tal caso arrivano i marines.
Fingono l’eurocomunismo prendendo le distanze da Mosca.
Fanno un’opposizione annacquata e si accontentano del 20 per cento delle tangenti, non ostante abbiano una rappresentanza parlamentare del 34.
Ma nell’89 accade l’imprevedibile, crolla il muro di Berlino sulla testa dei democristiani e socilisti.
Anni ’90 e seguenti
Il comunismo e’ finito e non arrivano piu’ i marines.
La magistratura si scatena contro i tangentisti, escludendo dall’azione penale i comunisti.
Ci sono state molte critiche a riguardo, ma forse tale omissione e’ stata positiva.
I motivi sono molteplici.
- Buona parte della magistratura e’ schierata a sinistra
- Sotto il profilo etico i comunisti avevano rubato piu’ per il partito che per loro stessi
- Per fare un’amnistia necessitano maggioranz parlamentari qualificate e, quindi, anche il voto favorevole dei comunisti. Se essi fossero stati coinvolti l’amnistia ci sarebbe stata e sarebbe finito tutto con un buco nell’acqua
A questo punto i partiti tradizionali sono distrutti.
Non ci sono piu’ DC, PSI, PSDI, PLI e PRI, travolti dagli scandali.
Non c’e’ piu’ neanche il comunismo e gli ex comunisti si mettono a fare i liberali
Ci sono le elezioni e si presenta Berlusconi come leader del centro destra.
Gli ex comunisti si presentano leader del centro sinistra, sicuri di stravincere.
Ma il popolo bue, per quanto stupido ed ignorante voglia essere, dovendo votare per i liberali, vota per quelli veri. E Berlusconi vince.
Berlusconi vince promettendo minori tasse e maggiori investimenti (botte piena e moglie ubriaca).
La sinistra non contrasta la politica della destra, ma si lmita ad attaccare la persona del leader, principalmente con azioni penali portate avanti, a torto o a ragione, dalla Procura di Milano.
I democristiani, distrutti da tangentopoli, si sono riciclati a sinistra, a destra e nel centro.
L’obiettivo della classe politica e’ il proprio tornaconto, destra e sinistra sono come i ladri di Pisa, litigano di giorno per rubare insieme la notte.
Basti pensare al clamore della sinistra contro il conflitto di interessi. Pero’ quando e’ andato Prodi al governo tutto e’ rimasto come prima e, poi, e’ passato nel dimenticatoio. E per riconoscenza, quando Berlusconi e’ tornato al governo non ha mandato la Guardia di Finanza dalle cooperative rosse che finanziano la sinistra.
Nel post tangentopoli il debito pubblico e’ rimasto sostanzialmente stabile, mentre la struttura pubblica, specialmente a livello di enti locali e’ ancora peggiorata.
Alla meta’ del 2011 si e’ diffusa nei mercati la sfiducia nel sistema paese e l’Italia ha rischiato il tracollo.
Quindi governo tecnico Monti, per rimettere le cose a posto.
Prima di ipotizzare quello che accadra’ vediamo come ed in che stato si e’ arrivati a questo punto.
IL CONSENSO
In una democrazia la potesta’ di governare spetta a chi ha la maggioranza dei voti.
La stragrande maggioranza dei votanti e’ composta da cretini. Conseguentemente la conquista del voto del cretino, per altro facilmente manipolabile, e’ fondamentale.
Chi sono i cretini? I cretini sono quelli che, nell’esaminare un problema, non sono in grado di coglierne i vari aspetti e si limitano a considerarne uno solo. Qualora siano acculturati e sia loro insegnato quali sono i vari aspetti di un problema, non sono in grado di coordinarli in una visione globale.
Quali sono le caratteristiche dei cretini?
- Si vantano, non si sa bene di che, per sembrare diversi da quello che sono
- Normalmente svolgono mansioni semplici e ripetitive per supplire con l’esperienza al deficit di intelligenza. Cio’ non ostante qualche volta ce li ritroviamo ministri della repubblica
- Credono nei miracoli. In un Dio che non si vede ne si sente. Alle panzane dei politici.
- Dispensano consigli non richiesti e sputano sentenze.
- Agognano agli status symbol per sembrare diversi.
- Per emergere. rosi dall’invidia, sono alla perenne ricerca di uno piu’ cretino di loro.
- Spesso non hanno voglia di fare niente e sempre si lamentano della loro sfortuna.
Qual’e’ l’atteggiamento della politica nei loro confronti?
Li vezzeggia, li illude e li frega.
VEZZEGGIAMENTI
Una volta c’erano i mondezzai o spazzini. Ora ci sono gli operatori ecologici. Gli operatori ecologici naturalmente operano. Quidi sono simili ai chirurghi. Sono importanti.
Una volta ci stavano i bidelli, che pulivano le aule. Ora ci stanno i collaboratori scolastici che non fanno un cazzo.
Per fortuna e’ passata la moda, ma una volta piu’ si era ignoranti piu’ venivano conferiti i titoli di cavaliere, commendatore e, l’apoteosi, grande ufficiale.
Non ci sono piu’ i ciechi, ma i non vedenti.
Sono spariti gli storpi, ora sono diversamente abili.
ILLUSIONI
DIFESA DEL POSTO DI LAVORO – Quando un’azienda perde, se non ha convenienza a ristrutturarsi, chiude. E inizia la sceneggiata dell’occupazione della fabbrica. Si inventano le motivazioni piu’ assurde per giustificare una conduzione antieconomica. I media, venduti, suonano la grancassa. E, alla fine i disoccupati restano tali.
LAVORO – Ci si aspetta provvedimenti legislativi per incrementare i posti di lavoro. E’ pura follia. Si aspetta il miracolo. I posti di lavoro vengono creati dalle imprese e finche’ queste non hanno convenienza ad allocarsi nel territorio nazionale il problema non si risolve. E’ utopico pensare che ci sia un motivo. Esistono una serie di concause che scoraggiano gli investimenti ed, in particolare eccesso di regolamentazione, burocrazia ferragginosa e corrotta, legislazione caotica, giustizia lentissima, sindacalismo esasperato, difficolta’ di accesso al mercato finanziario, eccessiva pressione fiscale ecc. Come si possono risolvere tutti questi problemi? E’ molto difficile, lungo e complicato, e’piu’ facile dare la colpa a qualche soggetto esterno del tutto estraneo alla situazione, tanto il popolo bue non lo capisce.
ITALIA POTENZA INDUSTRIALE – Circa 25 anni fa fu stombazzato che il PIL italiano aveva superato quello del Regno Unito. Gli inglesi dettero sfoggio del loro senso dell’humor. La stampa prona non si permise di contraddire Craxi e Andreotti. Bisogna considerare che il calcolo del PIL avviene nel modo seguente
- Settore privato. Con il calcolo del valore aggiunto, ossia ricavi – costi al netto della mano d’opera. La differenza consiste nella somma del reddito d-impresa, salari e stipendi.
- Lavoro nero. Viene calcolato per induzione con tecniche che non conosco, ma, probabilmente esse sono attendibili.
- Settore pubblico. Lo Stato fornisce servizi a prezzi politici, per cui non e’ applicabile la tecnica del valore aggiunto. Il PIL del settore pubblico viene determinato al costo dei fattori. In altri termini esso vale quanto e’ costato. Quindi se per fare 100 stati di famiglia a Milano c’e’ un impiegato, mentre a Messina ce ne sono 10, lo stato dei famiglia di Messina vale 10 volte quello di Milano. Se con una fornitura di garza ad un ospedale si recuperano le spese di una campagna elettorale, la spesa per la sanita’ e’ incrementata. In altri termini, tutti gli sprechi della pubblica amministrazione concorrono ad un aumento fittizio del PIL. Ed il popolo bue festeggia il sorpasso
LIBERTA’ – Si vuol far credere agli italiani che un popolo e’ libero quando puo’ votare per dei candidati nominati dalle segreterie dei partiti. In effetti la liberta’ dovrebbe coincidere con la facolta’ di fare tutto cio’ che non leda i diritti altrui. Ma non e’ cosi’. Lo Stato, padre padrone, regolamenta la vita del popolo bue nella consapevolzza che non e’ capace di intendere e di volere.
E cosi’
- Casco in moto
- Cintura di sicurezza in auto
- File interminabili per andare allo stadio, perche’ non si possono manganellare i poveri delinquenti
- Regolamentazione assurda del matrimonio, quando lo Stato si dovrebbe interessare solo dei minori
- Ulteriore burocratizzazione della vita con le norme sulla privacy e telefonate private pubblicate sui giornali
- Non ci si puo’ ammazzare con la droga, ma con il tabacco si
- Nelle scuole si insegna la religione, ma non l’ateismo
- Non si puo’ dire ladro ai ladri, frocio ai gay, imbecille ai cretini ecc. Ecc.
FREGATURE
CONTRIBUTI SOCIALI Viene occultato ai lavoratori dipendenti l’effettivo costo della mano d’opera. Sulla busta paga sono indicate le ritenute a carico del lavoratore, non quelle ben maggiori a carico del datore di lavoro. E cosi’ l’elettore non conosce l’enorme ammontare di tali contribuzioni e non immagina le dispersioni
SANITA’ Costi enormi per un servizio spesso inefficiente. In Svizzera, con una assicurazione del 10 per cento, tutto funziona alla perfezione. Ma oltralpe i presidenti degli ospedali non sono politici maneggioni.
MEDICINE All’estero molte medicine uguali a quelle in vendita in Italia costano molto meno. Se Poggiolini aveva i lingotti d’oro nei puff, ci sara’ un motivo.
LA POLITICA
Dopo aver conseguito il consenso la politica si dedica al saccheggio della cosa pubblca, disinteressandosi del bene comune, se non quando coincida con i propri interessi particolari.
Non c’e’ una compravendita immobiliare a prezzi di mercato. Quando comprano i politici il prezzo si dimezza, quando compra il pubblico il prezzo radoppia.
Gli appalti sono quasi sempre pilotati e, nell’anomala ipotesi in cui venga assegnato regolarmente, se l’impresa non paga le tangenti di rito gli stati di avanzamento si bloccano.
Tale comportamento e’ divenuto una prassi, per cui appare molto incerta la linea di demarcazione tra corruzione e concussione.
Basterebbe depenalizzare il reato del corruttore per far crollare il muro di omerta’ che lega le parti.
Due esempi illuminanti.
Uno dei problemi tanto declamati e’ la lentezza della giustizia civile.
Facendo incazzare giudici ed avvocati il problema si risolve al massimo in due giorni.
Ma non conviene a nessuno inimicarsi tali corporazioni. E tutto resta uguale.
Altro esempio. Negli anni 80’, al fine di far vincere gli appalti alle imprese di riferimento delle varie fazioni politiche, fu emanata la norma che istituiva le associazioni temporanee di imprese. A nessuno e’ venuto in mente che una fattispecie del genere, non prevista dal codice civile, poteva trovare varie applicazioni. Essa era stata varata per manovrare disinvoltamente gli appalti, per cui, per deformazione mentale, non e’ stata inserita nel libro quinto del c.c., ma nella normativa per i lavori pubblici, per cui i prvati non potevano avvalersene, serviva solo a regalamentare le tangenti. Tale omissione fu sanata venti anni dopo con la riforma del diritto societario.
Un dubbio che ho sempre avuto riguarda la legislazione degli enti locali, con particolare riferimento all’urbanistica ed all’ecologia. Sono leggi ferragginose, contrastanti e di difficile applicazione. Un sindaco ligio alla legge puo’ fare poco e niente. Il problema e’ se tali norme siano dovute alla incapacita’ dei legislatori, o siano volute per eliminare dalla politica le persone perbene.
In estrema sintesi il comportamento della politica non e’ dissimile a quello de IL PRINCIPE di Niccolo’ Macchiavelli.
LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Nella pubblica amministrazione si entra per concorso. I concorsi statali sono abbastanza pilotati. Quelli degli altri enti pubblici sono tutti truccati.
L’organico e’ determinato dai contratti collettivi di lavoro stipulati tra lo Stato ed i sindacati dei lavoratori. A differenza dei CCL del settore privato, in quello pubblico non vi sono interessi contrastanti, tutti hanno il medesimo obiettivo, mettere dentro piu’ gente possibile. E cosi’ le piante stabili si dilatano esageratamente, la produttivita’ e’ bassissima, quei pochi che vorrebbero lavorare sono stroncati, le pratiche seguono assurdi giri viziosi per giustificare la presenza di nulla facenti.
La carriera avviene in funzione delle necessita’ della politica, che si deve circondare di yesman pronti ad avallare i suoi sporchi affari.
Il merito e le capacita’ sono attributi del tutto inutili.
L’ECONOMIA
In linea teorica PIL = reddito consumato + reddito risparmiato
Sempre in teoria il reddito risparmiato dovrebbe coincidere con gli investimenti.
Ma c’e’ la libera cirolazione dei capitali e le aziende non strettamente legate al territorio preferiscono delocalizzare.
In altri termini gli investimenti per realizzare un bar a Milano non possono essere fatti altrove, ma se si tratta di realizzare una fabbrica di mobili, meglio farla in Romania.
E sara’ meglio andare all’estero perche’
- Per avere la concessione edilizia per costruire il capannone non ci vuole un anno e mezzo
- Non c’e’ la marea di adempimenti burocratici che bloccano l’attivita’ produttiva
- La conflittualita’ sindacale e’ estremamente ridotta e c’e’ la liberta’ di licenziare
- La pressione fiscale e’ inferiore
- Il costo del lavoro e’ inferiore
- La burocrazia con piccole corruzioni funziona, mentre in Italia con esborsi maggiori sta ferma
- In Italia l’evoluzione legislativa, continua, assurda e scomposta, crea solo incertezza
I vari governi italiani, invece di rimuovere le condizioni ostative agli investimenti, negli anni ’90, tramite le Camere di Commercio, organizzavano viaggi all’est per facilitare la delocalizzazione
E’ chiaro che se in Italia ci sono le condizioni per cui gli italiani preferiscono investire all’estero, e’ sicuro che gli stranieri non investono in Italia.
E’ altresi’ chiaro che la riduzione degli investimenti comporta la risuzione de posti di lavoro.
Risolvere i problemi del lavoro andando in corteo con tamburi, striscioni e bandiere rosse, ci ricorda quando si combatteva la peste andando in processione.
Prima di affrontare ikl problema della liquidita’ voglio raccontare un aneddoto.
Alla fine della guerra di secessione g;i USA, pur avendo immense possibilita’ di crescita, non erano certo una grande potenza.
Allora erano quattro le banche di emissione, ovvero le banche che potevano stampare dollari.
Due di esse fecero le doppie emissioni, commettendo un grave reato, costituendo dal niente immnse fortune. Ma la maggior quantita’ di denaro in circolazione fece volare l’economia americana.
Cio’ significa che un eccesso di liquidita’, rispetto all’economia reale, crea inflazione, ma una liquidita’ ristretta blocca l’economia.
Quelle elencate sono le cause strutturali del declino. Esaminiamo ora quelle monetarie.
In un paese la
LIQUIDITA’ = MONETA IN CIRCOLAZIONE X VELOCITA’ DI CIRCOLAZIONE
La moneta in circolazione si riduce per effetto di
- Investimenti all’estero
- Fughe di capitali all’estero
- Differenza importazioni – esportazioni (non e’ il caso dell’Italia perche’ le esportazioni reggono)
- Rimesse degli immigrati
- Consumi all’estero.
Quando parlo di consumi all’estero mi riferisco alle migliaia di pensionati che preferiscono fare i signori in lontane contrade piuttosto che morire di fame in Italia. Essi risultano essere abbastanza anonimi perche’ non si iscrivono al registro AIRE tenuto dalle ambasciate, poiche’ in tal caso perderebbero l’assistenza sanitaria in patria.
Neanche la bilancia valutaria del turismo e’ un granche’ attiva, poiche’ il Papa non vuole casini e casino’ e gli italiani, per trovarli, vanno a mangiare gli spaghetti con la marmellata in Austria.
La riduzione della moneta in circolazione, poca se si considera un solo anno, ma tanta se si considera l’ultimo decennio, contribuisce anch’essa al declino.
Se ci fosse ancora la lira (e saremmo falliti da tempo) si poteva emettere carta moneta, ma con l’euro tale facolta’ non e’ ammessa.
Il problema immanente e’ che e’ tempo di crisi. Negli anni 30’, con il new deal, gli USA si misero a stampare dollari, per realizzare inutili lavori pubblici, e l’economia riprese.
Oggi gli euro non si possono stampare, ne’ ci si puo’ ulteriormente indebitare.
Il Presidente BCE Draghi ha fatto l’unica operazione possibile, ha prestato milioni di euro a tasso basso alle banche.
Ma in tempi di crisi le banche temono di perdere il capitale prestato e i soldi restano in cassaforte.
Quanto sopra esposto non e’ un segreto di Stato, chiunque non sia digiuno di economia lo capisce.
E poiche’ le societa’ di rating qualcosa di economia ne capiscono hanno abbassato la valutazione dell’Italia. Considerando l’inaffidabilita’ della politica e le prospettive economiche era un atto dovuto. Apriti cielo. La colpa e’ della speculazione, dei poteri occultii. I politici ladri ed inetti che ci governano da 50 anni non c’entrano.
L’EUROPA
La politica economica e monetaria europea e’ nelle mani della Germania, che finge di condividere la leadership con la Francia.
Il problema e’ che i tedeschi, maestri nell’organizzazione, difettano di una visione strategica globale.
Essi sono i primi della classe e pretendono che gli altri si comportino come loro, altrimenti bacchettate sulle mani.
Quando e’ stato costituito l’euro si e’ fatta un’operazione molto simile a quella della sostituzione delle monete locali con il marco.
In altri termini l’euro ha sostituito il marco e, con un po’ di vasellina, i partner non se ne sono accorti.
Se e’ vero che dall’euro la Germania ne ha tratto i maggiori vantaggi, e’ anche vero che i tedeschi non potevano non sapere che
- Italia, Grecia, Spagna e Portogallo avevano una classe politica non credibile ed inaffidabile, a prescindere da che vincesse le elezioni
- Italia, Grecia, Spagna e Portogallo avevano un debito pubblico, in rapporto al PIL, superiore agli altri paesi. A tal proposito fu inventata la mega cazzata secondo la quale, a debito pubblico stabile, l’incremento del PIL avrebbe ridotto, percentual;ente, il rapporto.
Quindi e’ chiaro che nell’euro sono entrati paesi che non erano pronti per motivi politici.
Cosi’ come, sempre per motivi politici, sono entrati nella Comunita’ Europea paesi arretrati come Romania e Bulgaria. Con essi si intendevano chiudere le porte per un successivo futuro rifiuto alla Turchia.
Nei primi 10 anni dell’euro nulla e’ stato fatto per cambiare la struttura economica de Paesi mediterranei, i quali, per il rinnovo del proprio debito sovrano dipendono in buona parte dalle strutture economiche europee egemonizzate dalla Germania.
I paesi dell’est dipendono dalla Germania per gli investimenti.
Quindi la Germania egemone detta le sue leggi con teutonica testardaggine.
In linea di larga massima non e’ un male, ma spesso si esagera. Basti pensare all’imposizione del pareggio di bilancio nelle costituzioni dei singoli stati. Per punire i paesi discoli si arrea nocumento a tuttii, limitando le possibilita’ di interventi anticiclici.
GOVERNO MONTI
In assenza di una opposizione vagamente credibile, il governo Berlusconi si e’ suicidato riuscendo a generare una sfiducia tale nei mercati, per cui siamo stati ad un passo dalla bancarotta.
Cosi’ come le guerre sono una cosa troppo seria per farle fare ai generali, il governo di un paese e’ troppo importante per lasciarlo in mano ai politici.
Quidi e’ stato chiamato al governo Mario Monti, che di economia ne capisce, il quale si e’ contornato di ministri tecnici.
Per prima cosa si e’ dovuto adeguare ai diktat della Merkel per non far franare l’economia.
E giu’ una manovra fiscale da 50 miliardi di tasse con annunciato effetto negativo sul PIL dell’1,2 per cento.
Tale valutazone mi sembra una presa in giro del popolo bue.
Un nuovo prelievo fiscale ha lo stesso effetto, in senso negativo, del moltiplicatore di Keynesiana memoria.
La formula e’ la seguente 1\(1 – c), intendendo per c la propensione marginale al consumo.
Considerando la propensione marginale al consumo pari a 0,35, l’effetto moltiplicatore sara’ 50 diviso 0,65, pari a 76,9
Considerando, altresi’, che un punto di PIL e’ pari a 16 mld, 76,9 diviso 16 = 4,8.
Indubbiamente ci sono molte altre variabili che incidono nell’evoluzione del PIL, ma la valutazione dell’1,2 mi sembra artatamente contenuta per non scoraggiare il popolo semianalfabeta.
E’ chiaro che Monti sa quello che si deve fare, ma e’ vincolato dal parlamento e dal tempo.
Per fare ingoiare qualche rospo ad un parlamento abulico ci vogliono riunioni inutili ed estenuanti per far credere al proprio elettorato che si e’ fatto di tutto per evitare provvedimenti indigesti.
E poi c’e’ un solo anno di tempo. Per riformare la pubblica amministrazione non basta una generazione
Qualche riforma sulla via del risanamento verra’ fatta, a poi ci saranno le elezioni.
IL FUTURO
Le elezioni avverranno con i soliti slogan, laddove l’effetto viene considerato la causa, tanto il popolo bue non lo capisce. Non devono pagare sempre gli stessi. Lavoro, lavoro, lavoro. Lotta all’evasione fiscale, ecc. Eecc.
Chiunque vinca ricomincia il balletto di prima e mentre i partiti litigano per la RAI l’Italia andra’ in bancarotta.
Forse e’ meglio che le elezioni le vinca la sinistra, cosi’ l’agonia dura meno.
Faremo la fine della Grecia e ci seguiranno Spagna e Portogallo.
Ma i paesi mediterranei sono importanti clienti di Francia e Germania.
Se essi non comprano entrano in crisi i paesi leader, con il pareggio di bilancio nella Costituzione.
E con l’effetto domino la crisi, con epicentro in Europa, si estendera’ a tutto il mondo.
Che succedera?
L’Europa sara’ invasa da quelli che pensano di risolvere i problemi sfilando con striscioni, tamburi e bandiere rosse, fino a quando non verra’ un nuovo Hitler o Stalin che, promettendo la panacea di tutti i mali, porra’ le basi per una nuova guerra mondiale, questa volta atomica.
E cosi’ non ci si pensa piu’
Ovvero potrbbe arrivare la Cina, che compra tutto a prezzi fallmentari, e detta le regole del gioco.
E’ da escludere tassativamente che la gente si metta a lavorare seriamente con i ladri in galera ed i cretini zitti.
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